Carlo Maria Maggia

CAPO D’ORLANDO MESSINA FONDAZIONE MUSARRA-LAGAMBIENTE
NOVEMBRE 2007
EVENTO : TALENTI DA SALVARE
A CURA DI CRISTINA ROSALIND. CATALOGO
OPERA : “LA DANZA DELL’ OMBRA”
DIMENSIONI 200 X 100 CM
CERCHIO IN LEGNO, AGHI DI ABETE, CAPELLI, TORCIA ELETTRICA, CORDA

PENSATA PER GLI INTERRATI DELLA FONDAZIONE MUSARRA, QUESTO LAVORO SPIRITUALE SI COMPONE DI UNA SCULTURA REALIZZATA CON GLI AGHI DELL’ ABETE, ENDEMICO E A RISCHIO DI ESTINZIONE.
QUESTO AGHI, FISSATI SU UN PIANO TONDO IN LEGNO, POGGIANTE SU 3 BASI DI UN METRO DI ALTEZZA, CREERANNO UN EFFETTO DI SOSPENSIONE.
SOPRA QUESTA INSTALLAZIONE PENDERA’ CON UNA CORDA UNA TORCIA ELETTRICA.GLI SPETTATORI CON UN LIEVE TOCCO FARANNO MUOVERE LA TORCIA SOSPESA, E MAGICAMENTE LE OMBRE, PROIETTATE SUL PIANO IN LEGNO, INIZIERANNO A DANZARE.
QUEST’ OPERA, REALIZZATA SITE SPECIFIC PER LA MOSTRA, FA PARLARE LA NATURA. NON NEL MODO IN CUI SIAMO SOLITI IMMAGINARLA, MA DIETRO LE SEMBIANZE DI UN OMBRA, INAFFERRABILE, INARRESTABILE, ANCESTRALE, MISTERIOSA, PAUROSA, INUMANA.
ABBIAMO UNA NECESSITA COSTANTE DI CONTROLLO, QUESTA CI SFUGGE.
CERCHIAMO DI PRENDERLA E LEI SI TRASFORMA CONTINUAMENTE, SPIAZZANDOCI.
L’AMBIENTE BUIO RAPPRESENTA L’IGNOTO, L’UNIVERSO MISTERIOSO CHE SI RIVELA SOLO LA NOTTE, LA SCULTURA ROTONDA RAPPRESENTA LA TERRA, GLI AGHI DI PINO SIAMO NOI.
IL PICCOLO GESTO CHE SIAMO INVITATI A COMPIERE, DI TOCCARE LA TORCIA PER IMPRIMERLE UN LEGGERO MOVIMENTO, RAPPRESENTA LA NOSTRA ESISTENZA, CHE INESORABILMENTE SI FERMA ALLA FINE DELLA CORSA, COSI COME LA TORCIA.
IN QUESTO SCENARIO DI STATICITA’ LA LUCE PROIETTA LE OMBRE DELLE NOSTRE ESISTENZE, CHE SI RINCORRONO, SI INTECCIANO, CREANDO QUESTA MISTERIOSA DANZA DELLA VITA, UNA FUGACE APPARIZIONE DEL NOSTRO PASSAGGIO.
CONTEMPLARE UN OMBRA E UN ATTO DI RICONCILIAZIONE CON LA VITA, E’ IL RICONOSCERSI COME PARTE DI UN PROGETTO DI BELLEZZA ASSOLUTA DI CUI SIAMO I BENEFICIARI.
CONTEMPLARE UN OMBRA E’ USCIRE DALLA VISIONE ANTROPOCENTRICA DELL’ IO PER APRISI AL MONDO ESTERNO E, SPERIAMO, IMPARARE A RELAZIONARSI CON ALTRO DA NOI.
GLI AGHI DI ABIES NEBRODENSIS CI STANNO SPIEGANDO TUTTO CIO’